Della fondazione romana, come Augusta Taurinorum, oggi a Torino rimane la pianta ortogonale regolare, che rende così semplice il muoversi. Nel Medio Evo la città non gode di alcuna importanza, bisognerà aspettare il Cinquecento perché scatti la sua ora magica, nel momento in cui Emanuele Filiberto di Savoia la sceglie come capitale italiana del suo ducato, sostituendola a Chambéry (1563). Per gli storici Torino è una vera Brasilia dell’età barocca, gli urbanisti all’avanguardia e gli architetti più famosi ingrandiscono e abbelliscono questa cittadina fino a quel momento ignorata. Insieme visiteremo i suoi innumerevoli gioielli del Barocco piemontese, sempre fedeli allo spirito della nobiltà torinese, una sobrietà raffinata e soprattutto non ostentata (oggi diremmo “understatement”), come sarebbe invece a Venezia, Firenze, Roma, Napoli….: il Palazzo Reale., la chiesa di San Lorenzo, il Palazzo Madama, il Palazzo Carignano, e tanti altri…. Dopo una pausa ben meritata in uno dei numerosi caffé storici sotto i portici, dove assaggeremo il « bicerin » (miscela di caffè, panna e cioccolata), ci tufferemo nella modernità con il Museo del Cinema, il Museo dell’Auto e il Museo Egizio, recentemente rinnovato.